Chi ha sempre pensato che Le Marche, come terra di Confine, siano state estranee alle evoluzioni ed alle sperimentazioni artistiche, si sbaglia di grosso.
Anche se la nostra Regione non è tra le capitali note per l'eclettismo di fine 800 o la sontuosità della Belle Epoque di inizio 900, basta aguzzare un po' lo sguardo per trovare dettagli raffinati ed eleganti in numerosi palazzi di città e non solo.
io ho la passione per quello stile morbido, avvolgente e forse anche un po' eccessivo che ha caratterizzato gli anni a cavallo tra il 1880 e il 1915. avrei voluto viverlo e mi immagino le Signore con i loro ombrellini di pizzo immacolato, le Carrozze, le ringhiere voluttuose e la profusione di fiori in ogni decoro: dalle cornici dei quadri alla tappezzeria, le superifci di legno lucido e la "frivola convinzione che quell'epoca di benessere e innovazione, di montanità e superficialità non sarebbe mai terminata".
E così anche nelle MArche si respirava questo clima.
A Pesaro, queto è ben rappresentato dal Vilino Ruggeri.
Un piccolo capolavoro Liberty, alto circa 15 metri, l'edificio ha una struttura cubica completata dal tetto a pagoda e occupa una superficie di 90 mq. Un tempo era recintato da una cancellata riccamente decorata, distrutta nel 1936 poichè i proprietari dovettero cederla al governo fascista per dare "il ferro alla Patria", e della quale resta solo la cancellata.
Davvero notevole la decorazione in cemento sulle quattro facciate, ciascuna diversa dall'altra e originariamente unificate dla cromatismo acceso di porpora, oro e blu pavone.
Sulle pareti si arrampicano lussureggianti tralci di foglie e fiori, creature marine e volute astratte. Anche gli interni, in larga parte modificati nel corso degli anni, sono caratterizzati da un ricco impianto decorativo di stucchi, dipinti e ceramiche.
Piazzale della Libertà, Pesaro. Proprietà Privata.
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